Related papers
“Archeologia a tutto campo”, in AA.VV., Tra storia e archeologia, Una discussione sul manuale di Andrea Augenti, in Reti Medievali-Rivista, 19, 1, 2018, http://www.rmojs.unina.it/index.php/rm,
Daniele Manacorda
Il manuale di Andrea Augenti è stato concepito e scritto pensando agli studenti dei corsi universitari di archeologia medievale. La struttura organica, la sua visione globale del rapporto tra archeologia e storia, le sue aperture concettuali e metodologiche ne raccomandano la lettura a tutti coloro che intendano capire cosa sta maturando in seno all'archeologia medievale italiana.
View PDFchevron_right
Pasquale Favia, Itinerari di ricerca archeologica nel Medioevo di Capitanata: problemi scientifici, esigenze di tutela, programmi di politica dei beni culturali,in Volpe,Strazzulla,Leone a c., Storia e archeologia della Daunia.In ricordo di Marina Mazzei. (FG,19-21 mag 2005),BA 2008, pp.343-364.
Pasquale Favia
a cura di Giuliano Volpe, Maria José Strazzulla e Danilo Leone Insulae Diomedeae Collana di ricerche storiche e archeologiche 8 Bari 2008
View PDFchevron_right
Esperimento, esperienza, educazione. Tracce convergenti per un percorso di valorizzazione dell'archeologia.
Vittorio Brizzi, Cinzia Loi
Cinzia Loi, Vittorio Brizzi, 2013
View PDFchevron_right
L'archeologia come pratica funeraria
Roberto Sirigu
View PDFchevron_right
Introduzione all'Archeologia Medievale in Molise
Richard Hodges
View PDFchevron_right
Divulgare l'archeologia. L'esempio dei laboratori didattici dell'Associazione Culturale ArcheoIdea per la valorizzazione e la diffusione culturale'
Giuseppe Lembo
Annali Università di Ferrara, 2012
View PDFchevron_right
PARTIRE DAL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO PER INSEGNARE STORIA: UNA INDICAZIONE VINCENTE
Pilar Rivero
Attualmente, il sistema educativo spagnolo sta sviluppando l'ultima fase della sua nuova riforma. Nel dicembre 2006 è stato pubblicato il regio decreto che stabilisce gli insegnamenti minimi che dovevano essere comuni a tutte le Comunità autonome che compongono lo stato spagnolo e nel corso del primo semestre del 2007 i diversi governi autonomi (regionali) hanno reso pubblici i loro nuovi curricoli. Il governo di Aragona ha pubblicato il piano di studi d'istruzione primaria nel giugno 2007 e la sua applicazione avrà inizio durante ciascun anno di ogni ciclo nel corso accademico seguente in modo che in un paio di anni entrerà in vigore nella sua totalità nell'insegnamento obbligatorio. Non è ancora il momento, quindi, per i dibattiti sul nuovo contenuto che è stato definito, ma si inizia ora un periodo di riflessione per l'elaborazione di nuovi manuali e di materiali didattici adeguati agli obiettivi, ai contenuti, ai criteri di valutazione e alle indicazioni didattiche del nuovo curricolo. In Aragona, per l'insegnamento della storia (inclusa nella materia "Conoscenza dell'Ambiente") si stabilisce, tra l'altro, un orientamento molto preciso: collegare la storia al patrimonio culturale di Aragona.
View PDFchevron_right
Archeologia medievale a Ravenna: un progetto per la città ed il territorio
Enrico Cirelli
… R., PEDUTO P.(a cura di), …, 2003
Ravenna, "sedes regia" a partire dal 402 e successivamente capitale dell'esarcato bizantino d'Italia, è stata senza dubbio uno dei centri urbani italiani più importanti durante l'alto Medioevo. Come è noto la città fu protagonista di una notevole espansione tra il V ed il VI secolo, proprio in concomitanza con il raggiungimento del ruolo di capitale MANZELLI 2000). Tale sviluppo coinvolse infrastrutture di grande importanza, come le mura (che dovrebbero risalire proprio all'inizio del V secolo) e una ingente serie di edifici monumentali, tra i quali soprattutto i luoghi di culto hanno sicuramente lasciato una traccia indelebile nel paesaggio urbano fino ai giorni nostri e hanno contribuito -assieme ai mosaici che li decorano -a formare l'identità della città attuale.
View PDFchevron_right
Appunti per un'archeologia del futuro
Alessandra Troncone
Quotidiana / Paesaggio della Quadriennale di Roma, 2022
The essay "Appunti per un'archeologia del futuro" [Notes for an Archeology of the Future] focuses on a trend in 21 st century ltalian sculpture: some works take on forms similar to those of archaeological finds whose features, instead of referring to a known past, seem to be projected towards a possible future. A sense of ‘end of the future’ is common to many artists and is conscious/y or unconsciously expressed in their projects. lt is deeply rooted in today’s society, in its sense of precariousness. The essay accompanies the exhibition of works by Alessandro Biggio (Cagliari, 1974) and Antonio Fiorentino (Barletta, 1987), presented at Museo di Roma / Palazzo Braschi in Rome as part of the exhibition cycle Quotidiana / Paesaggio promoted by Quadriennale di Roma.
View PDFchevron_right
Laboratori didattici per l’archeologia, in Il paesaggio agrario italiano protostorico e antico. Storia e didattica. Quaderni 6, a cura di Gabriella Bonini, Antonio Brusa, Rina Cervi, Reggio Emilia, 2010.
Valentina Dezza
Testi, note e bibliografie sono pubblicati nella forma consegnata dagli autori.
View PDFchevron_right